Renzi, le trivelle, le bugie e i referendum

07 agosto 2015

di Gianclaudio Pinto

Renzi ha appena sostenuto che non c'è nessun rischio trivelle nello Sblocca Italia. Proviamo a leggere il capo IX del Decreto Legge 12 settembre 2014 n. 133, comunemente chiamato Sblocca Italia (qui il testo completo), in particolare l'art. 38 comma 5 che recita:
"Le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi di cui alla legge 9 gennaio 1991, n. 9, sono svolte a seguito del rilascio di un titolo concessorio unico, sulla base di un programma generale di lavori articolato in una prima fase di ricerca, per la durata di sei anni, prorogabile due volte per un periodo di tre anni nel caso sia necessario completare le opere di ricerca, a seguito della quale, in caso di rinvenimento di un giacimento riconosciuto tecnicamente ed economicamente coltivabile da parte del Ministero dello sviluppo economico, seguono la fase di coltivazione, per la durata di trenta anni, da prorogare per una o piu' volte per un periodo di dieci anni ove siano stati adempiuti gli obblighi derivanti dal decreto di concessione e il giacimento risulti ancora coltivabile, e quella di ripristino finale."
Quindi ci sono due possibilità. O il Presidente del Consiglio mente sapendo di mentire, oppure non sa cosa sia il contenuto in una legge del suo governo. Non so quale delle due sia più grave.
So qual'è intanto la soluzione. Firmare per i referendum contro le trivelle e contro Job Acts, Italicum e Buona Scuola.

Tags: renzi, trivelle, referendum, notriv, sblocca italia

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