Ho smesso di mangiare carne e pesce dal 5 gennaio. Ho smesso di mangiare tutto ciò che ha uno sguardo. È una scelta molto semplice, personale e consapevole.
Mi ero ripromesso di non fare annunci, infatti quello che voglio condividere con voi non è la scelta.
Quello che voglio condividere è che in questo mondo quando qualcuno fa qualcosa che sta in una sua scelta e non in un'abitudine collettiva, deve dare un sacco di spiegazioni inutili. Il problema è che l'abitudine collettiva dipende dal tempo e dal luogo. In un luogo e in un tempo tutti matrimoni in chiesa, in un altro tutti conviventi. In un tempo e in un luogo tutti onnivori, in un altro tutti vegani. In un luogo e in un tempo tutti nudi, in un altro tutti con il velo.
Questo è il tempo e il luogo in cui la carne è più o meno ovunque e quindi se non la vuoi mangiare sei un po' strano. C'è stato un tempo in questo luogo, in cui la carne si mangiava poche volte l'anno, è la dieta era quasi esclusivamente a base di legumi e verdura. Non era solo una questione di povertà. In altri luoghi, nello stesso tempo, la carne si consumava molto di più. Cosa voglio dirvi? Che è tutto molto relativo, che non esiste una regola. Che esistono delle tendenze collettive e delle scelte personali che possono opporsi a quella tendenza colelttiva.
Anche le scelte personali dipendono dal tempo e dal luogo, ma sono legate anche a qualcosa che ti accade dentro e che spesso è difficile spiegare, o magari non avresti sempre voglia di farlo.
Non ho scritto questo post per dirvi che sono vegetariano, non penso ve ne freghi nulla. E onestamente nemmeno a me interessa il vostro parere al riguardo.
Ho scritto questo post per invitarci tutti a rispettare di più e più laicamente le scelte personali degli altri che apparentemente sono contrarie alle nostre abitudini. Giuste o sbagliate che siano. Rispettarle non significa condividerle, ma solo accettarle e non giudicarle a tutti i costi. E' un esercizio. Un esercizio di Libertà. Per tutti.
W la Libertà.